Il maestro di scacchi Nicolò Tiraboschi debutta nel chessboxing.

Il maestro di scacchi Nicolò Tiraboschi debutta nel chessboxing.

Nicolò Tiraboschi, al febbraio 2020 era uno dei giovani promettenti scacchisti italiani. Il bergamasco era vicinissimo al titolo di Maestro FIDE ed in costante ascesa (elo 2277 nella lista Elo Fide di marzo 2020). Poi sono avvenute le lunghe chiusure del periodo covid ed il mondo è cambiato. Da allora Nicolò ha giocato solo un breve torneo a tempo lungo o rapid: gli scacchi lombardi e azzurri hanno perso una potenziale stella. A volte, però, si chiude una porta e se ne apre un’altra: Nicolò ha (temporaneamente?) lasciato gli scacchi ma ha deciso di dedicarsi al chessboxing. Il 28 gennaio 2023, debutterà ai Campionati Italiani di Chessboxing Light e ai Campionati Italiani di Chessboxing-fit organizzati all’interno del V Raduno Nazionale della FISP.

Nicolò Tiraboschi in versione scacchista.

 

Nicolò Tiraboschi: da scacchista a scaccopugile.

 

L’ufficio stampa FISP lo ha raggiunto per sapere da Niccolò qualcosa in più:

 

Ciao Nicolò, che cosa ti ha attirato del chessboxing?
Sicuramente la possibilità di mettermi alla prova in qualcosa di simile, ma allo stesso tempo diverso dal solito. Al contempo, penso che la domanda giusta sia “chi” mi ha attirato, e la risposta è Volfango Rizzi. Sono sempre stato a conoscenza dell’esistenza di questa disciplina, ma non ho mai pensato di parteciparvi. Finché un giorno accarezzai l’idea, e scrissi interessato alla federazione. Ovviamente, il primo dubbio che volevo soddisfare era “quanti soldi girano in questo sport?”, la cui risposta fu che era uno sport che sta vivendo ancora la sua fase pionieristica e pochi soldi giravano in tale mondo. Subito dopo, però, mi scrisse Volfango, che aveva riconosciuto il mio nome dalla mail (siamo entrambi lombardi e nel piccolo mondo degli scacchi). Senza veramente conoscermi, ha iniziato a parlarmi della chessboxing, invitandomi a provare. Da lì in poi, con i suoi modi gentili e la sua pazienza nel rispondere ai miei vari quesiti, fu lui che mi convinse a sperimentare questo sport.
Con che aspettative parteciperai ai campionati del 28 gennaio?
Per quanto mi riguarda, non mi faccio nessuna aspettativa. Non ho idea di chi ci sarà ed è la prima volta che provo a competere. Come ho detto prima, l’obiettivo è quello di mettermi alla prova e dare il massimo, cercando di divertirmi allo stesso tempo. Da scacchista, mi auguro che vinca il migliore. Se non fossi io, la sconfitta mi servirà come incentivo a migliorare sempre di più, che è la cosa più importante.

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