Gli azzurri ai Mondiali 2022 in Turchia: spedizione record.

Gli azzurri ai Mondiali 2022 in Turchia: spedizione record.

La FISP comunica che la delegazione italiana ai Campionati del Mondo WCBO di chessboxing in Turchia sarà così composta:

Volfango Rizzi, capo-delegazione, arbitro-giudice e allenatore;

Marco Muccini, atleta;

Marcello Gasperini, atleta;

Lorenzo Modena, arbitro-giudice.

I due atleti Marco Muccini e Marcello Gasperini, sono rispettivamente Campione Italiano e Campione Europeo (ed aveva in precedenza vinto anche il titolo Italiano) di scacchipugilato e gareggeranno nei -75 Kg il primo e – 80Kg il secondo.

L’arbitro Lorenzo Modena ha solo 19 anni; è anche arbitro FSI di scacchi ed ha arbitrato l’ultimo evento di scacchipugilato in Italia: l’International Chessboxing Show a Vigevano a inizio giugno 2022. Lorenzo in Turchia frequenterà il corso per diventare arbitro internazionale di scacchipugilato e, durante i Campionati del Mondo, arbitrerà le riprese di scacchi (oltre magari a giudicare nel pugilato) in questa che sarà per lui una grande esperienza prima del compimento del 20esimo anno d’età che avverrà appena terminati i Campionati del Mondo.

Altro arbitro-giudice azzurro, ai Mondiali 2022, sarà Volfango Rizzi. A parte la Turchia, nazione di casa, l’Italia sarà l’unico altro Paese ad avere arbitri presenti seppur l’INdia sarà presente con l’arbitro I.V. Rao che attuerà come responsabile degli arbitri-giudici-cronometristi. Il fatto che ve ne siano ben due di una stessa nazione estera (Italia) è senza precedenti ed è dovuta al prestigio internazionale di cui il personale FISP gode nel mondo dello scacchipugilato. Proprio Rizzi fu l’arbitro principale allo scorso mondiale nel dicembre 2019 e, a questi Campionati Mondiali, egli sarà il formatore degli arbitri-giudici-cronometristi al corso per arbitri internazionali WCBO.

Seppur, quella italiana, sarà una piccola delegazione, si tratta comunque della delegazione più cospicua che l’Italia abbia mai avuto in quattro edizioni dei Mondiali WCBO in formato torneo: nel 2017 a Calcutta ci fu un solo atleta azzurro (Gianpiero Sportelli) e nessun altro delegato, nel 2018 nessun azzurro presente, nel 2019 ad Adalia in Turchia la delegazione azzurra era composta da tre persone: un atleta (Sportelli), un arbitro (Rizzi) e un fotografo (Fabio Salmoirago). Quindi quest’anno, l’Italia avrà la propria delegazione più numerosa di sempre (quattro persone) e, anche, con il maggior numero (due) di atleti azzurri in gara.

A meno di un mese dall’inizio dei mondiali gli organizzatori hanno fatto sapere che vi saranno, per lo meno, atleti provenienti dai seguenti paesi: Turchia, India, Francia, Russia, Germania, Bielorussia, Italia, Spagna, Kazakistan, Lettonia, Cipro, Afghanistan, Gambia, Etiopia. Seppur manchino paesi che hanno partecipato in precedenti edizioni, come USA, Finlandia, Iran (che comunque sarà rappresentato a livello di Assemblea Generale elettiva della WCBO), Paesi Bassi, Ucraina, Israele, … sarebbe la prima volta che dei paesi africani partecipano ai Mondiali WCBO, come sarebbe la prima volta per paesi quali Afghanistan, Kazakistan, Cipro e Spagna, segno che lo scacchipugilato è uno sport del XXI secolo in continua crescita, una crescita rallentata ma non fermata dal covid e dalle chiusure ad esso connesse e che hanno, purtroppo, portato alla cancellazione dei mondiali dapprima nel 2020 e poi nel 2021.

Questi saranno i primi Campionati a disputarsi sucessivi alla morte di Iepe Rubingh, inventore dello scacchipugilato e che era anche il presidente della WCBO: sarà sicuramente un’occasione per commemorare la sua vita e celebrare il suo ricordo.

Le divise della nazionale FISP:

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